La spiritualità
La nostra spiritualità è caratterizzata dalla contemplazione e dalla testimonianza dell’incarnazione redentiva di Gesù Cristo, l’ingresso dell’Eterno nel tempo, nella storia, nella quotidianità, e della sua resurrezione.
Il punto di partenza è Betlem, la città pervasa dall’angelico annuncio di gioia che si diffonde negli animi e avvolge tutti di luce nello stupore della vita nuova: «Troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia» (cf Lc 2,12). È il Bimbo di Betlem che ispira la fondatrice alla scoperta del sentiero della piccolezza evangelica e alla dedicazione ai piccoli e ai poveri.
Il carisma e la missione
Vivere «solo della vita di Gesù Cristo» è l’essenza del nostro carisma, come ci invitano le parole scritte della fondatrice nel suo Diario spirituale:
Ricordati che sei Sposa di Gesù Crocifisso.
Le tue nozze furono celebrate sulla cima del monte del Calvario.
I tuoi abiti sieno la penitenza.
I tuoi abbigliamenti le sante virtù.
Le tue ricreazioni il ritiro.
Le tue conversazioni i ragionamenti spirituali.
Il tuo letto nuziale la Croce.
Il tuo appartamento il Costato di Gesù.
La tua patria il Cielo.
«Sull’esempio di Maria, che a Betlem “mostrò lieta ai pastori e ai magi il Figlio suo primogenito” (LG 57), le Figlie di Betlem siano consapevoli che la “testimonianza evangelica della vita religiosa manifesta chiaramente agli occhi degli uomini il primato dell’amore di Dio” (ET 1) e che “il mondo non può essere trasfigurato e offerto a Dio senza lo spirito delle Beatitudini” (LG 31)» (Decreto di approvazione delle Costituzioni 1° maggio 1987).
Il diventare “piccoli”
il messaggio della ‘piccolezza’ non risuona come fortemente alternativo?
E, prima ancora: non può sembrare un impedimento al processo di maturazione dell’io personale?
In quanto ‘via evangelica’, avrebbe richiamato lo stile di vita del Signore Gesù. Non avrebbe anche evocato l’ineffabile mistero dell’incarnazione redentiva?
Chi crede è pensante. E colui e colei che pensano la fede non possono non porsi interrogativi, che rimangono sempre aperti al gioioso stupore del mistero ma anche alla tentazione di allontanarsene come fosse scandalo.
Fra quelli più impellenti: ammessa l’esistenza di Dio, non è un’ingiuria a lui ammettere che con l’incarnazione si umilia fino a farsi uomo e a soffrire fino alla morte di croce? non è un’offesa alla sua gloria divina accettare di divenire neonato dipendente in tutto, di tutto incapace – persino della parola, lui che è la Parola – e senza il riconoscimento di alcun diritto da parte della società in cui ha voluto nascere e vivere? È una domanda, questa, che emerge anche dalle meditazioni di Joseph Ratzinger, «È una cosa degna di un Dio essere bambino?».
Le Fonti Bibliche
La meta di un itinerario, il punto di arrivo di un processo di maturazione spirituale.
I “piccoli” sono, infatti, una categoria spirituale che può essere accostata a quella dei “poveri” in spirito e agli umili.
La ricerca sullo statuto e il profilo spirituale dei “piccoli” offre l’occasione per riscoprire le radici della spiritualità evangelica centrata su Gesù Cristo, che rivela il volto di Dio Padre e la dignità di ogni essere umano.
La porta della profezia e della natività
La porta con cui si apre il sito è stata realizzata da Giuseppe e Filippo Cigognini.
È questa lo porta del Signore:
per essa entrano i giusti
(Salmo 118, 20)
A destra:
dal libro di Neemia 24,17 (profezia di Balam, profeta di Balak)
Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo ma non da vicino:
una stella spunta da Giacobbe.
A sinistra:
dal Vangelo di Luca 2,11
Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore.
dal libro di Isaia 11, 1-9
[Il Salvatore è il Germoglio che spunta dal tronco inaridito di Iesse]
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.