La Spiritualità – Il diventare “piccoli”

Il diventare “piccoli”

Lasciate-che-i-piccoli-vengano-a-me-Lc-18-15-17-158x300il messaggio della ‘piccolezza’ non risuona come fortemente alternativo?
E, prima ancora: non può sembrare un impedimento al processo di maturazione dell’io personale?

In quanto ‘via evangelica’, avrebbe richiamato lo stile di vita del Signore Gesù. Non avrebbe anche evocato l’ineffabile mistero dell’incarnazione redentiva?

Chi crede è pensante. E colui e colei che pensano la fede non possono non porsi interrogativi, che rimangono sempre aperti al gioioso stupore del mistero ma anche alla tentazione di allontanarsene come fosse scandalo.

Fra quelli più impellenti: ammessa l’esistenza di Dio, non è un’ingiuria a lui ammettere che con l’incarnazione si umilia fino a farsi uomo e a soffrire fino alla morte di croce? non è un’offesa alla sua gloria divina accettare di divenire neonato dipendente in tutto, di tutto incapace – persino della parola, lui che è la Parola – e senza il riconoscimento di alcun diritto da parte della società in cui ha voluto nascere e vivere? È una domanda, questa, che emerge anche dalle meditazioni di Joseph Ratzinger, «È una cosa degna di un Dio essere bambino?».