Casa Madre - Figlie di Betlem

La storia dell’istituto “Figlie di Betlem”

L’Istituto “Figlie di Betlem” fondato da Virginia Besozzi è stato eretto in Congregazione Religiosa il 24 dicembre 1928 con decreto del cardinale di Milano Eugenio Tosi e il 17 giugno 1931 ottiene l’approvazione pontificia.
Il 16 marzo 1933 gli è riconosciuta la personalità giuridica, con sede in Milano.

Le Costituzioni dell’Istituto chiariscono il senso della nostra presenza e il nostro segno nella Chiesa. Da lei generate alla fede, alla luce radiosa del Crocifisso Risorto che ci riporta al Padre di tutti, viviamo di fede e, allineate al suo dono che è lo Spirito, siamo educate alla fede. Educate, per educare alla fede mediante il nostro operare caritativo-educativo.

Le Costituzioni sono state più volte riviste nel corso dei decenni. Le ultime sono state approvate nel 1987 e hanno integrato il carisma specifico della congregazione con gli insegnamenti del Concilio Vaticano II, del magistero postconciliare e del Codice di Diritto Canonico del 1983.

In quanto figlie di Betlem, animiamo la nostra consacrazione e missione con la conoscenza del Verbo della Vita, che a Betlem si è fatto visibile
(n. 7)
Guidate dallo Spirito, nei momenti di preghiera, di ascolto meditativo della parola di Dio e di silenzio contemplativo, ci rendiamo sempre meglio conformi all’immagine di Cristo, Figlio eterno di Dio e primogenito tra molti fratelli. Figlie nel Figlio possiamo pregare esclamando nello Spirito: “Abbà, Padre!”
(n. 8)
L’umiltà, la povertà e il nascondimento del Figlio di Dio, che a Betlem è “un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia”, sono le virtù che caratterizzano il nostro specifico stile di vita. Esso è pure la pratica traduzione delle esortazioni della fondatrice: “stiamo povere, amiamo l’umiltà, il nascondimento, operiamo sempre e avanti in Domino. Lo stemma della Casa di Betlem è la povertà, il nascondimento e l’umiltà. Siate semplici, appoggiatevi a Dio, ed egli avrà cura di voi”
(n. 10)
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Virginia Besozzi

La fondatrice