Buon compleanno Rodari! Gianni Rodari, insegnante, scrittore e giornalista, è stato celebrato in lungo e in largo in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.
La figura di Gianni Rodari continua ad ispirare gli insegnanti e ad incantare gli scolari. I suoi racconti, le sue filastrocche e i suoi libri coinvolgono tutti, grandi e bambini. Infatti, nella semplicità e immediatezza, riescono ad arrivare dritti ai sentimenti e a promuovere concetti universali e profondi.
Venerdì 23 ottobre sono ricorsi 100 anni dalla sua nascita, ma i suoi libri, i suoi personaggi e il suo modo di raccontare la vita, sono moderni e attuali ancora oggi.
Ricordiamolo osservando questa speciale intervista tenuta da alcuni bambini.
Come potevamo esimerci dal non celebrarlo? Ecco che le classi della scuola primaria hanno dedicato attività speciali al famoso insegnante e autore.
Il mondo dei sogni raccontato da Rodari ha fatto da cornice alle attività delle classi prima e quinta. La classe prima, dopo l’ascolto della storia “L’omino dei sogni”, si è tuffata in un momento di condivisione dei racconti onirici di tutti i compagni di classe. Abbiamo spaziato tra orangotanghi nel giardino della nonna, dinosauri alla rincorsa di bambini fuggitivi e valanghe travolgenti. La classe quinta, invece, ha colto l’occasione della lettura e comprensione del brano “I due sognatori” per raccontare per iscritto un loro sogno e immaginarne uno di un personaggio di fantasia. L’attività è proseguita collegando un approfondimento sull’uso del congiuntivo e del condizionale.
Le classi seconda e terza hanno celebrato Gianni Rodari attraverso attività di ascolto e comprensione di racconti tratti da “Il libro degli errori” e ” Giovannino Perdigiorno”.
In quarta, Rodari è stato protagonista sia nella didattica dell’italiano sia nel mondo della matematica. Dopo aver letto una breve biografia, ci siamo confrontati su alcuni messaggi universali veicolati dal grande maestro. “Bambini imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi”. Il potere della parole di Rodari anche in questo caso ha spalancato i cuori degli scolari! L’attività, in seguito, si è spostata sulla scrittura di un finale personale del racconto “L’albero delle pantofole”.
Prendendo spunto dal racconto “A inventare i numeri” tratto da “Favole al telefono”, gli alunni si sono cimentati nella creazione di tabelline in rima baciata.