I canti

Éschaton Rabbunì

Di Irlando Danieli, testo di Carla Bettinelli

Musica e testo dell’inno sono molto cari alle suore Figlie di Betlem in quanto esprimono la loro vocazione e missione di ‘mistiche sociali’. Il primo titolo è stato Donne testimoni del Risorto.

Rabbunì, Rabbunì,
fa’ di noi le tue discepole.
Attente, vigili, accoglienti, adoranti

Con te, risorto, l’amato perduto è ritrovato,
sulla tua parola:
“Io salgo al Padre mio e Padre vostro,
Dio mio e Dio vostro!”

Rabbunì, Rabbunì,
alla vivida fiamma dello Spirito,
viviamo e portiamo ai nostri fratelli e sorelle
il messaggio di liberazione, di gioia e di speranza.

Rabbunì, Rabbunì,
nella storia
éschaton, éschaton,
éschaton, éschaton!

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Frondete in gratiam

Il canto evoca il tema “Ascolta, figlia mia” ma al plurale in quanto siamo soggetti comunitari. Riprende il senso del logo dell’Istituto inciso, fra stelle, anche nella Croce che ogni sorella porta al collo.

Corifea

Obaudite me, filiae.

Coro [assemblea]
Ascoltatemi, figlie.

Corifea
Quasi rosa plantata super rivos aquarum, florete in laetitia.

Coro [assemblea]
Apritevi in letizia.

Corifea
Tamquam lignum plantatum secus decursus aquarum,
frondete in gratiam.

Coro [assemblea]
Diffondetevi nell’amore.

Tutte le voci unite
Frondete in gratiam.

Corifea
Date vocem et collaudate canticum.
Cantate insieme:

Coro [assemblea]
«Opera Domini universa bona valde»

Tutte le voci unite
«Quanto sono belle tutte le opere del Signore».

Corifea
Frondete,

Coro [assemblea]
Frondete,

Tutte le voci unite
Frondete in gratiam.

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